default_mobilelogo
default_mobilesplash

Carissimi amici di Fantadia,

non vi nascondo che quello che sto per dirvi mi provoca una sensazione di profonda tristezza e di grande dolore.
Se dovessi scrivere queste righe con una penna ,la grafia sarebbe tremante e pesante allo stesso tempo.

Dopo tantissimi anni Fantadia abbandona il palcoscenico.
Ho cercato in tutti i modi di alimentare la speranza in cuor mio di mantenere in vita il mio, il nostro festival, ma non ci sono riuscito e vi chiedo scusa. Vi domanderete perché tutto questo, molto semplice: perché non ci sono piu’ risorse. Perché le difficoltà nel recuperare fondi sono enormi, difficili e direi ormai impossibili.

Certo ogni edizione contava sul volontariato di tanti amici che offrivano il loro tempo, la loro disponibilità e la loro professionalità al festival anche con enormi sacrifici, ma questo non basta. Non basta perché Fantadia ogni edizione chiede di piu’, perchè Fantadia nasce con l’intento di innovare e sperimentare e tutto questo si puo’ fare solo se si ha un sostegno economico adeguato.
In tutti questi anni, e lo dico con grande orgoglio, Fantadia ha dettato le linee guida per la multivisione.
Fantadia negli anni ha celebrato la ricerca: è bello ricordare le proiezioni sulle strutture di Asolo, la danza e la multivisione, i concerti dal vivo con la scenografia visiva, le proiezioni in teatro, la prima volta in assoluto del digitale, sostituendo i nostri amati proiettori per diapositive, e tanto altro.
Tutto questo ha visto la luce ad Asolo, durante quella settimana a scadenza biennale dove tutti gli appassionati di multi visione si davano appuntamento per scoprire le novità di un mondo affascinante come l’espressione multivisiva.

Ma Fantadia negli anni ha celebrato l’amicizia, l’accoglienza, l’ospitalità. Autori provenienti da tutto il mondo hanno conosciuto il Festival e lo hanno amato, perché lo spirito è sempre stato quello della condivisione e dello scambio di informazioni, perché vivere una settimana insieme significava  respirare aria pulita, piena di amicizia, tanto da
celebrare  ad Asolo anche il matrimonio di una coppia di autori australiani organizzando la loro festa.
Fantadia era tutto questo, una grande opportunità di incontro.

Nel concludere questa mia lettera, non posso non ringraziare il Comune di Asolo che ha sempre sostenuto il Festival, tutta la città che ha pazientemente sopportato le nostre invasioni, le attività commerciali di Asolo, che hanno sempre donato con grande amore, agli artisti presenti al festival e a tutti noi accoglienza e ospitalità.
Ho sempre creduto che gli eventi culturali siano un volano per l’economia del luogo che li ospita, spero che nel suo piccolo Fantadia abbia contribuito a confermare questo mio pensiero.

Cari amici grazie di cuore per aver creduto in Fantadia e perdonate , se potete, questo mio abbandono.

Con affetto
Francesco Lopergolo

Fantadia